Controllo delle emissioni in atmosfera
Nel corso del 2015 è proseguita l’attività di controllo delle emissioni in atmosfera degli impianti di produzione, stoccaggio e trattamento degli idrocarburi liquidi e gassosi. Sono state effettuate analisi delle emissioni nei seguenti impianti di trattamento e stoccaggio degli idrocarburi liquidi e gassosi:
Centrali
- CENTRO OLIO VAL D’AGRI, società eni S.p.A.;
- SERGNANO STOCCAGGIO, società STOGIT S.p.A.;
- RIPALTA STOCCAGGIO, società STOGIT S.p.A.;
- CORTEMAGGIORE STOCCAGGIO, società STOGIT S.p.A.;
- MINERBIO STOCCAGGIO, società STOGIT S.p.A.;
- CASALBORSETTI, società eni S.p.A.;
- RAVENNA MARE, società eni S.p.A.;
- PINETO, società Adriatica idrocarburi S.p.A.;
- MARIA A MARE, società Edison S.p.A.;
- SAN GIORGIO MARE, società Edison S.p.A.;
- SETTALA STOCCAGGIO, società STOGIT S.p.A.;
- SABBIONCELLO STOCCAGGIO, società STOGIT S.p.A.;
- FIUME TRESTE STOCCAGGIO, società STOGIT S.p.A.;
- CELLINO STOCCAGGIO, società Edison S.p.A.;
Piattaforme
Le concentrazioni degli inquinanti (CO, NOx e SO2) nei punti di emissioni convogliate esaminati presso le Centrali di produzione e stoccaggio gas sono risultate al di sotto dei limiti imposti dalle Autorizzazioni alle emissioni in atmosfera rilasciate dagli organi competenti (Province, Regioni, Ministero dell’Ambiente).
In particolare i valori degli inquinanti (CO, NOx e SO2) rilevati nei punti di emissioni convogliate presso il CENTRO OLIO VAL D’AGRI sono risultati inferiori ai limiti prescritti, per l’esercizio a regime, dalla Deliberazione della Giunta Regionale Basilicata n. 627 del 4 maggio 2011. Il 22 luglio 2015, nel corso di un transitorio, tali limiti sono risultati superati per il termo distruttore V580-FJ-951 (punto di emissione E20) relativamente alla concentrazione di SO2, come già comunicato dalla Società interessata alla Provincia di Potenza, all’ARPAB e al Comune di Viggiano, secondo le procedure disposte al paragrafo 11.3, punto 9 dell’Allegato 3 alla Deliberazione di autorizzazione alle emissioni n. 627 del 4 maggio 2011 in caso di superamento del limite orario.
I valori misurati degli inquinanti (CO, NOx e SO2) nei punti di emissioni convogliate esaminati presso la piattaforma BARBARA T2 della società Eni S.p.A., sono risultati al di sotto dei limiti imposti dalla Autorizzazione Integrata Ambientale “DSA- DEC 2009-0001804” del 26 novembre 2009.
Infine le emissioni delle piattaforme VEGA A e ROSPO MARE B della società Edison S.p.A. rientrano nei limiti di accettabilità indicati nel D. Lgs 152/2006 e sue modifiche ed integrazioni.
Controllo degli effluenti liquidi
La Direzione Generale ha partecipato ai controlli AIA disposti dall’ISPRA sulle piattaforme offshore. In particolare sono stati eseguiti campionamenti ed analisi degli effluenti liquidi (acque di strato separate dagli idrocarburi liquidi e gassosi, acque di raffreddamento) provenienti dalla piattaforma BARBARA T2.
I campionamenti sulla piattaforma BARBARA T2 e le successive analisi delle emissioni e degli effluenti liquidi sono stati effettuati nell’ambito della collaborazione tra la Direzione Generale e l’ISPRA con l’obiettivo di eseguire i controlli congiunti previsti dalla Autorizzazione Integrata Ambientale per gli impianti a mare (AIA), come definito dal D. Lgs 152/06 e s.m.i., art. 29 decies, commi 1 e 3.
Nell’ambito dei controlli AIA, tecnici della Divisione V e dell’UNMIG di Roma hanno effettuato, nel mese di luglio, la visita ispettiva congiunta di controllo ordinario, in coordinamento con i tecnici dell’ARPAM (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale delle Marche), sulla piattaforma di compressione BARBARA T2 della società Eni S.p.A. ubicata nell’offshore Adriatico per la verifica del rispetto del Piano di monitoraggio previsto dalla Autorizzazione Integrata Ambientale relativa all’impianto. È stata inoltre determinata la concentrazione di diversi parametri caratteristici (anioni, cationi, metalli) nei reflui acquosi; in particolare, relativamente ai parametri per i quali sono fissati limiti della normativa vigente, la temperatura dello scarico dell’acqua di raffreddamento del gas sottoposto a compressione risulta inferiore al limite previsto dal D.Lgs. 152/06 e il contenuto di idrocarburi totali dell’acqua di strato scaricata a mare rientra nei limiti stabiliti nel Decreto del Ministero dell’Ambiente del 28 luglio 1994.
Ambiente nei luoghi di lavoro
Sono state eseguite analisi per determinare la concentrazione di gas radon in un locale seminterrato della sede del Ministero dello Sviluppo Economico di viale Boston n. 25, per la verifica del rispetto dei limiti per i luoghi di lavoro. Il valore medio di concentrazione di radon presente nell’ambiente esaminato è risultato inferiore ai livelli di riferimento previsti dal Decreto Legislativo n. 241/2000.
Nell’ambito del settore ambientale e della sicurezza dei lavoratori sono stati effettuati dalla Divisione V monitoraggi ambientali in alcuni locali della sede del Ministero dello Sviluppo Economico di Viale America n. 201, volti ad accertare la presenza di fibre aereo disperse di amianto. Nei campioni analizzati non è stata rilevata la presenza di materiale fibroso ascrivibile alla famiglia dell’amianto.