Circolazione di fluidi nelle zone di faglia della Val d’Agri

Il progetto Circolazione di fluidi nelle zone di faglia della Val d’Agri  ha avuto come scopo quello verificare i risultati ottenibili dall’integrazione dei risultati del monitoraggio geochimico dei fluidi e dei gas del sottosuolo e del fondale marino con i risultati del monitoraggio sismico e con la ricostruzione geologico-strutturale di aree in cui insistono impianti di produzione oil&gas al fine di valutare possibili interazioni tra pericolosità naturali e attività di produzione di idrocarburi,

Allo scopo del progetto, si è quindi deciso di procedere preliminarmente all’applicazione del monitoraggio geochimico su un caso pilota significativo, individuato nella concessione della Val d’Agri.

Il problema del potenziale effetto sulla falda delle attività estrattive nella Val d’Agri è, infatti, un tema particolarmente sentito dalle popolazioni locali ed è all’attenzione delle autorità di controllo.

Gli enti coinvolti nel progetto sono Dipartimento di Scienze della Terra (DTS) dell’Università di Roma La Sapienza e Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria (IGAG) del CNR.

Nell’ambito dell’accordo con DST e CNR IGAG sono state effettuate l’analisi dell’assetto geologico e idrogeologico della Val d’Agri, l’analisi della paleocircolazione dei fluidi nei sistemi di faglia della Val d’Agri e della adiacente dorsale carbonatica dei Monti della Maddalena, il monitoraggio geochimico in superficie di gas e il monitoraggio in continuo delle acque in un pozzo o sorgente attraverso l’installazione di sensori multiparametrici.

L’analisi ha reso possibile delineare una metodologia per la pianificazione del monitoraggio geochimico con una possibile applicazione anche in aree offshore meno accessibili, in particolare con riferimento alla fuoriuscita di CO2.