Incontro congiunto EIP-RMSG sul tema delle materie prime critiche per la transizione e le batterie

La DGS UNMIG all’incontro congiunto dell’EIP-European Innovation Partnership per le Materie Prime ed il RMSG-Raw Material Supply Group

La DGS UNMIG all’incontro congiunto dell’EIP-European Innovation Partnership per le Materie Prime ed il RMSG-Raw Material Supply Group

Presso la Commissione Europea il 9 ottobre 2018 si è tenuto un incontro congiunto del tavolo tecnico dell’EIP-European Innovation Partnership on Raw Material (Partenariato europeo d’innovazione per le Materie Prime) e del gruppo RMSG – Raw Material Supply Group (Gruppo sugli approvvigionamenti delle materie prime) a cui hanno partecipato i rappresentanti della DGS-UNMIG per l’Italia.
Al centro il tema delle materie prime critiche per la produzione delle batterie necessarie sia alla transizione verso la mobilità elettrica a “zero emissioni” sia a garantire più alti tassi di produzione di energia da fonti rinnovabili. Inoltre, si è discusso sui gap industriali europei in merito alla capacità di raffinazione mineraria, di recupero e di riciclo.
Lo studio preliminare della Commissione, ottenuto consultando gli Stati Membri, mette in luce un quadro non completo della potenzialità geominerarie dell’Europa e delle criticità di approvvigionamento delle materie prime (cobalto, litio, nichel, grafite naturale, ecc) che potrebbero diventare “l’oro nero” delle prossime decadi.
Inoltre, è emerso che per molti anni non sono state svolte significative attività esplorative con la conseguente perdita di competenze sia nell’estrazione sia nelle attività nel downstream della catena produttiva nei vari paesi europei.
Tra i commenti, gli Stati Membri hanno sottolineato:
la rilevanza della comunicazione pubblica e di assicurare campagne di consapevolezza sull’importanza delle materie prime critiche e di rilanciare programmi di formazione;
la necessità della coerenza delle politiche in materia;
la strategicità della ricerca e sviluppo per agire su tre fronti:
rafforzare la conoscenza della geologia europea per le materie prime primarie
rinforzare lo sviluppo di tecnologie pulite per la valorizzazione di materie prime secondarie in ottica di economia circolare
trovare alternative a minore impatto ambientale, sociale e geopolitico.
il problema degli ingenti investimenti necessari, dei meccanismi di incentivazione e degli alti rischi connessi della sostenibilità di medio-lungo periodo e della competitività dell’industria europea nel quadro mondiale (complessità già vissuta in merito alla catena produttiva del settore fotovoltaico).

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