Approvazione all’utilizzo dell’unità di perforazione galleggiante LABIN della Società CROSCO Ltd in deroga all’art. 38, punto 1, del D.P.R. 886/79
MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA – DIPARTIMENTO ENERGIA – ex DIREZIONE GENERALE INFRASTRUTTURE E SICUREZZA
di concerto con
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI – DIPARTIMENTO PER I TRASPORTI E LA NAVIGAZIONE – DIREZIONE GENERALE PER I PORTI, LA LOGISTICA E L’INTERMODALITA’
VISTA la Legge 11 gennaio 1957, n. 6 e successive modifiche ed integrazioni, recante “Ricerca e coltivazione degli idrocarburi liquidi e gassosi”;
VISTA la Legge 21 luglio 1967, n. 613 e successive modifiche ed integrazioni, recante “Ricerca e coltivazione degli idrocarburi liquidi e gassosi nel mare territoriale e nella piattaforma continentale e modificazioni alla legge 11 gennaio 1957, n. 6 sulla Ricerca e coltivazione degli idrocarburi liquidi e gassosi”;
VISTO il Decreto del Presidente della Repubblica 24 maggio 1979, n. 886, recante “integrazione e adeguamento delle norme di polizia delle miniere e delle cave, contenute nel D.P.R. 9 aprile 1959 n. 128, al fine di regolare le attività di prospezione, di ricerca e di coltivazione degli idrocarburi nel mare territoriale e nella piattaforma continentale” e in particolare l’art. 81 dello stesso sulle “deroghe”;
VISTO il Decreto Legislativo 25 novembre 1996, n. 624 recante “Attuazione della direttiva 92191/CEE relativa alla sicurezza e salute dei lavoratori nelle industrie estrattive per trivellazione e della direttiva 921104/CEE relativa alla sicurezza e salute dei lavoratori nelle industrie estrattive a cielo aperto e sotterranee”;
VISTO il Decreto del Presidente della Repubblica 14 maggio 2007, n. 78, recante “Regolamento per il riordino degli organismi operanti presso il Ministero dello sviluppo economico, a norma dell’articolo 29 del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248.”
VISTO il Decreto legge 01.03.2021, n. 22, convertito, con modificazione dalla Legge 22.04.2021, n. 55, recante “Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri” e, in particolare, l’articolo 2, che ha ridenominato il “Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare” in “Ministero della Transizione Ecologica”, attribuendo a quest’ultimo le funzioni e i compiti spettanti allo Stato in materia di politica energetica, in precedenza attribuite al Ministero dello Sviluppo Economico (attualmente Ministero delle Imprese e del Made in Italy);
VISTO il Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 29.07.2021, n. 128 recante “Regolamento di organizzazione del Ministero della Transizione Ecologica”;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 31 marzo 2022, registrato il 22/04/2022, con il n. 1023, alla Corte dei Conti, con il quale è stato conferito alla Dr.ssa Marilena Barbaro l’incarico triennale di funzione dirigenziale di livello generale di Direttore della Direzione Generale infrastrutture e sicurezza del Dipartimento Energia del Ministero della transizione ecologica;
VISTO il D.M. 10.11.2021 recante “Individuazione e definizione dei compiti degli Uffici di livello dirigenziale non generale del Ministero della Transizione Ecologica”;
VISTO il Decreto-legge 11.11.2022, n. 173, convertito con modificazioni dalla L. 16 dicembre 2022, n. 204, che ha ridenominato il “Ministero della Transizione Ecologica” in “Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica”;
VISTA la legge n. 537 del 1993 recante “Interventi correttivi di finanza pubblica”, con la quale il Ministero della marina mercantile ed il Ministero dei trasporti sono stati soppressi e le relative funzioni trasferite al Ministero dei trasporti e della navigazione, ora denominato Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 30 ottobre 2023, numero 186, “Regolamento recante la riorganizzazione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti”;
VISTA l’istanza della società Energean Italy Spa, prot. 13/12/2023 n. OPE 246.23/PS-ap, agli atti dell’Amministrazione con prot. 14112/2023 n. 204763, con la quale è stata chiesta la deroga, ai sensi dell’art. 81 del D.P.R n. 886 del 1979 per l’impianto di perforazione galleggiante “LABIN” della società Crosco Ltd, al fine del suo utilizzo nelle acque italiane, relativamente ai seguenti articoli dello stesso D.P.R.:
– art. 36, in quanto esistono distinti sistemi di batterie di emergenza, ognuno dei quali alimenta gruppi di utenze elettriche separate;
– art. 38 comma 1, in quanto le apparecchiature e le installazioni elettriche ubicate nelle zone pericolose, così come definite dall’art 37 del D.P.R. 886/79, sono dichiarate di tipo antideflagrante secondo norme diverse da quelle CEI;
VISTA la nota MASE, prot. 28/12/2023, n. 213752, con la quale la Divisione VII – Sezione UNMIG dell’Italia centrale della Direzione generale infrastrutture e sicurezza ha trasmesso il “Rapporto di visita tecnica”, inerente alla citata istanza della società, a seguito di sopralluogo sull’impianto di perforazione galleggiante denominato “LABIN”, stazionante presso i cantieri navali di Pola (Croazia) nei giorni 20 e 21 dicembre 2023;
SENTITA, ai sensi dell’art. 81, D.P.R. 886/1979, la Commissione per gli Idrocarburi e le Risorse Minerarie sez b) di cui all’art. I del D.P.R. 14 maggio 2007 n. 78, che, nella seduta del 13 marzo 2023, sulla base della documentazione prodotta dalla società Energean Italy Spa ha rilevato che:
– per quanto riguarda la deroga ex art. 36 D.P.R. 886/1979 relativa al “sistema di batterie di emergenza”, la presenza di più gruppi di batterie di emergenza, ognuno dei quali alimenta gruppi di utenze separate, garantisce comunque la conformità alla previsione della citata norma e pertanto vi è una presa d’atto, senza necessità di operare in deroga;
– per quanto riguarda invece la deroga ex art. 38 D.P.R. 886/1979 ha espresso parere favorevole;
DECRETA
Art. 1.
(Approvazione Deroghe)
1. Ai sensi dell’art 81 del D.P.R 24 maggio 1979, n. 886 è accolta l’istanza della soc. Energean Italy Spa citata nelle premesse, finalizzata all’impiego in acque italiane dell’impianto per utilizzare l’unità di perforazione galleggiante denominato “LABIN”, della Soc. CROSCO Ltd di nazionalità croata, in deroga all’art. 38, punto 1, dello stesso D.P.R. 886/79.
L’elenco delle apparecchiature oggetto di deroga di cui all’art. 38, punto 1, del D.P.R. n. 886/1979 è allegato al presente decreto e ne costituisce parte integrante.
Art.2
(Esercizio dell’impianto)
1. Nel caso l’impianto di perforazione “LABIN” permanga in esercizio in acque italiane, tutte le opere di sostituzione delle attrezzature riportate nell’elenco allegato al presente decreto con attrezzature di pari caratteristiche, sono da considerarsi operazioni di manutenzione ordinaria. Detti interventi non sono soggetti ad ulteriore autorizzazione in deroga alle norme di cui all’art. 38, punto 1, del D.P.R. 886/79.
2. Gli interventi di manutenzione sopraddetti dovranno essere segnalati all’Ufficio UNMIG competente presentando idonea documentazione che attesti le condizioni di conformità delle attrezzature introdotte con quelle sostituite, già oggetto della presente deroga.
3. Restano comunque fermi tutti gli adempimenti previsti dalla normativa italiana vigente, che disciplinano l’operatività dell’impianto.
Art.3
(Pubblicazione e consegna)
1. Il presente decreto sarà pubblicato nel Bollettino Ufficiale degli Idrocarburi e della Georisorse e consegnato alla Società richiedente tramite le vie ordinarie.
2. Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale avanti al Tribunale Amministrativo Regionale Lazio, sede di Roma, secondo le modalità di cui al D.Lgs. 2 luglio 2010, n. 104 e ss.mm.ii. ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 24.11.1971, n. 1199, rispettivamente entro 60 e 120 giorni dalla data della notificazione o della comunicazione dell’atto impugnato o da quando l’interessato ne abbia avuto conoscenza.
Roma, lì 30 aprile 2024
Il capo dipartimento per i trasporti e la navigazione: DI MATTEO
Il direttore generale infrastrutture e sicurezza: BARBARO
Allegato