Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica Direzione generale fonti energetiche e titoli abilitativi

Con il Decreto Ministeriale 26 gennaio 2023  pubblicato sul Bollettino ufficiale degli idrocarburi e delle georisorse – BUIG Anno LXVII n.1 – 31 gennaio 2023, è stato autorizzato il progetto finalizzato allo svolgimento di un programma sperimentale di stoccaggio geologico di anidride carbonica (CO2), proposto dalla Società ENI S.p.A.,  denominato “CCS Ravenna Fase 1” nel complesso di stoccaggio individuato dal livello esaurito PL2-C del campo Porto Corsini Mare Ovest (PCMW) – denominato “PCMW CCS” – nell’ambito dell’area in concessione di coltivazione di idrocarburi denominata “A.C26.EA”.

Lo stesso D.M., all’art. 3, comma 1, lettera c, prevede che la Società proponente sia tenuta ad “adempiere alle prescrizioni e/o raccomandazioni impartite nell’ambito dei pareri delle Amministrazioni e/o Enti interessati espressi nel corso del procedimento di autorizzazione unica, e riportati nell’Appendice”. In particolare, il parere predisposto dal Comitato nazionale per la gestione della direttiva 2003/87/CE e per il supporto nella gestione delle attività di progetto del protocollo di Kyoto (“Comitato ETS”), così come rivisto a seguito delle modifiche richieste da ENI S.p.A:, prescrive, tra l’altro, che sia eseguito il monitoraggio della microsismicità “… secondo le prescrizioni degli “Indirizzi e Linee Guida per il monitoraggio della sismicità, delle deformazioni del suolo e delle pressioni di poro nell’ambito delle attività antropiche”, con particolare riferimento a quanto previsto al Cap 9 delle medesime linee guida e di includere, in via sperimentale, dati della fibra ottica DAS tra quelli del monitoraggio microsismico…”, e che sia eseguito il monitoraggio delle deformazioni del suolo anche mediante l’installazione di due nuove stazioni GNSS, nella parte offshore, sulle piattaforme idonee alla relativa installazione, e di “…due nuove stazioni GNSS (+ SAR corner reflector) all’interno del Dominio esteso, parte onshore”.

A Marzo 2023 è stato quindi pubblicato l’invito, rivolto a “Università o Enti di ricerca di comprovate competenze in materia, eventualmente in consorzio tra loro, o anche con strutture private” alla manifestazione di interesse allo svolgimento dell’incarico di “Struttura Preposta al Monitoraggio (SPM), organo tecnico del Ministero, con compiti di supervisione dei progetti, raccolta, trattamento e trasmissione dei dati al Ministero e al Concessionario.

In seguito all’analisi tecnica delle manifestazioni pervenute, la Commissione Idrocarburi e Risorse Minerarie (CIRM) del MASE ha espresso parere favorevole alla designazione dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) nel ruolo di SPM.

L’Accordo Quadro, tra la DGIS del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, la Regione Emilia-Romagna (Assessorato alla Transizione Ecologica, Contrasto al Cambiamento Climatico, Ambiente, Difesa del Suolo e della Costa, Protezione civile), il Comune di Ravenna e l’lNGV, e per accettazione il concessionario, è stato finalizzato ed è in vigore.

• Per quanto riguarda l’applicazione del monitoraggio previsto dagli ILG al Programma sperimentale di stoccaggio “CCS Ravenna Fase 1” si rimanda a quanto previsto nel parere ETS e nell’accordo stesso.

Trattandosi specificatamente di attività̀ offshore di nuova realizzazione, esperienza unica in Italia, e dato il carattere innovativo anche per quanto riportato negli ILG, il DGOM secondo le indicazioni del parere del Comitato ETS richiamato dal D.M. 26 gennaio 2023 e s.m.i., dovrà̀ essere elaborato entro 30 giorni dalla data della firma dell’Accordo e dovrà̀ essere perfezionato su proposta della SPM in seguito all’acquisizione di nuovi dati sismici.

L’attività̀ di monitoraggio è da effettuare fino al massimo della durata per come prevista dal Programma sperimentale approvato con Decreto Ministeriale 26 gennaio 2023 ed eventuali s.m.i. nell’area di indagine definita dal DGOM.

Documento di gestione operativa del monitoraggio (DGOM) CCS Ravenna Fase1