Prosegue la collaborazione con il Politecnico di Torino e l’Istituto italiano di Tecnologia (IIT) per il centro di competenza SEASTAR
A partire dall’inaugurazione avvenuta nel 2018, si conferma la prosecuzione delle attività di sinergica collaborazione tra la Direzione generale infrastrutture e sicurezza (IS) del Ministero della transizione ecologica, il Politecnico di Torino e l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), partner del SEASTAR Competence center.
SEASTAR (Sustainable energy applied sciences, technology & advanced research), con laboratori ubicati a Torino presso l’Environment Park, Parco scientifico tecnologico per l’ambiente, ha come finalità specifica lo svolgimento di attività di studio, ricerca e innovazione tecnologica, con ricadute di ricerca applicata e trasferimento tecnologico alle imprese italiane. Il Centro si pone, inoltre, l’obiettivo di promuovere lo sviluppo di competenze multidisciplinari verso il territorio, al fine di stimolare la crescita nei settori tecnologici e innovativi connessi alla transizione energetica.
Una delegazione della Direzione generale infrastrutture e sicurezza (IS) ha fatto visita, il 4 e 5 ottobre scorso, ai Laboratori del Centro a Torino.
Durante la visita del 4 ottobre è stato possibile visionare nel centro SEASTAR la realizzata “galleria del vento” all’interno della quale è possibile verificare, tramite un modello in scala di piattaforma offshore per la produzione di idrocarburi dotato di sensori ad altissima tecnologia, diversi scenari di dispersione del gas dalla piattaforma, con la finalità di implementare le misure per la prevenzione di eventuali rilasci incidentali in mare.
L’infrastruttura della galleria del vento, sia per la parte hardware che software, è stata interamente realizzata “in house” dai partner del consorzio, e messa a punto per lo studio promosso dal Ministero.
Nel corso della visita sono stati presentati inoltre gli avanzamenti eseguiti dal centro SEASTAR nell’implementazione del realizzato AUV (Autonomous Underwater Veichle) con sistemi di monitoraggio sia della profondità del fondale marino sia dell’analisi fisico-chimica degli inquinanti, inclusi i metalli pesanti, presenti nell’acqua.
Inoltre, è stato visionato presso Enviroment Park il laboratorio d’avanguardia per l’analisi dei campioni di fluidi e di roccia e per lo studio delle loro interazioni anche alle condizioni di alta pressione e di alta temperatura tipiche del sottosuolo profondo.
Infine, nel corso della giornata del 5 ottobre 2022 è stato possibile discutere di quanto visionato e sono state illustrate le proposte del Politecnico di Torino e dell’Istituto Italiano di Tecnologia in merito alla prosecuzione delle attività di collaborazione finalizzate allo studio e alla ricerca di soluzioni per una più sicura ed efficace transizione energetica delle piattaforme offshore, anche rispetto agli studi per un utilizzo sicuro dell’idrogeno verde e per la gestione della CO2.