Si completa l’attuazione in Italia della Direttiva Offshore

Diviene operativo il Comitato per la sicurezza delle operazioni in mare – Comunicato stampa

Ravenna – 30/03/2017

In occasione dell’edizione 2017 dell’OMC, la Direzione Generale per la Sicurezza anche ambientale delle attività minerarie ed energetiche (DGS UNMIG) del Ministero dello Sviluppo Economico ha consentito di conoscere le ultime novità derivanti dal recepimento in Italia della Direttiva 2013/30/EU sulla sicurezza offshore. Diviene così operativo il Comitato per la sicurezza delle operazioni in mare.

Sono stati presentati oggi nella seconda giornata dell’OMC 2017 gli strumenti resi disponibili dall’attuazione nel nostro Paese della Direttiva 2013/30/UE sulla sicurezza offshore nel settore degli idrocarburi (“Direttiva Offshore”). Nel corso dell’evento intitolato Offshore Safety: Instruments for Directive 2013/30 EU Implementation organizzato dalla DGS-UNMIG e moderato dall’Ingegnere Roberto Cianella, dello staff del Direttore Generale, è stato presentato per la prima volta il nuovo Comitato per la sicurezza delle operazioni in mare, istituito col Decreto Legislativo 18 agosto 2015 n. 145 e alla cui Presidenza è stato designato il Professor Ezio Mesini, Presidente della Scuola di Ingegneria e Architettura dell’Università di Bologna.

I relatori intervenuti nel corso dell’evento hanno affrontato a tutto tondo gli aspetti relativi al recepimento della Direttiva europea che stabilisce standard comuni in materia di sicurezza delle attività offshore. Il Prof Ezio Mesini, a valle di una sua presentazione, ha illustrato funzioni e finalità del Comitato. Successivamente Arnaldo Vioto (Ingegnere Capo della Sezione UNMIG di Napoli) ha esposto le procedure tecnico-amministrative con le quali esso opererà, mentre il ruolo della Segreteria è stato presentato da Monica Mazzarese (Comandante delle Capitanerie di Porto- Guardia Costiera). Raffaella Gerboni del Politecnico di Torino ha analizzato il processo mediante il quale si è giunti alla definizione di Linee Guida per la redazione delle Relazioni Grandi Rischi richieste dal Decreto 145. Stefano Copello (Rina Services S.p.a.) e Andrea Spessa (DNV GL Oil & Gas) hanno discusso dell’importanza delle procedure di verifica indipendente stabilite dalla Direttiva Offshore per la prevenzione dei grandi rischi. Infine, Bodgan Vamanu (Joint Research Centre della Commissione Europea) ha presentato SyRIO, la piattaforma web sviluppata della Commissione per armonizzare e facilitare le comunicazioni sugli incidenti offshore tra i Paesi membri e le Istituzioni europee.

Come evidenziato dal Professor Ezio Mesini, il Comitato per la sicurezza avrà un ruolo centrale al fine di prevenire gli incidenti gravi nelle operazioni in mare nel settore degli idrocarburi e limitarne le conseguenze attraverso i poteri di regolamentazione, vigilanza e controllo ad esso affidati. L’istituzione di un apposito Comitato assicura la necessaria separazione e terzietà di un organismo preposto alla sicurezza rispetto agli altri soggetti istituzionali, in particolare rispetto alla funzione di regolamentazione in materia di sviluppo economico delle risorse naturali in mare e alla funzione di rilascio delle licenze.
Al Comitato è inoltre attribuito l’importante compito di raccogliere le informazioni chiave relative alla sicurezza delle attività upstream che si svolgono nei mari nazionali, elaborarle e renderle disponibili agli interlocutori di riferimento, assicurandone la trasparenza”, ha affermato il Professor Ezio Mesini, aggiungendo che “tale trasparenza costituisce altresì una componente strategica dell’azione del Comitato, in quanto risulta cruciale tanto per il monitoraggio dell’efficacia delle misure messe in atto per prevenire gli incidenti, quanto per rafforzare la fiducia del Paese nelle istituzioni preposte al controllo”
Operativamente, al Comitato spetta valutare le Relazioni sui Grandi Rischi, le comunicazioni di nuovo progetto e le operazioni. Esso è poi preposto alla vigilanza sul rispetto del Decreto da parte degli operatori del settore, anche mediante visite ispettive ed indagini. Il Comitato ha inoltre un ruolo consultivo rispetto ad altre autorità, inclusa la Direzione Generale per la Sicurezza dell’Approvvigionamento e per le Infrastrutture Energetiche (DGSAIE) del MISE, potendo anche sollecitare quest’ultima a revocare licenze o ad intraprendere altre azioni a tutela della sicurezza, qualora vengano riscontrate irregolarità.

In ottemperanza alla Direttiva Offshore, l’azione del Comitato sarà anche volta a garantire una cooperazione effettiva a livello europeo in materia di sicurezza delle operazione a mare nel settore degli idrocarburi. In questo senso, sono previste due modalità di raccordo: una verticale nei confronti della Commissione Europea ed una orizzontale nei confronti degli altri Stati membri.
Il Comitato coopererà con le autorità competenti o con i punti di contatto degli Stati membri attraverso lo scambio periodico delle conoscenze ed esperienze sulle misure per la gestione del rischio, la prevenzione degli incidenti gravi, la verifica di conformità e la risposta alle emergenze. Tali forme di cooperazione europea permetteranno la condivisione di benchmark di confronto delle attività e delle prestazioni in materia di sicurezza dell’offshore nel medio-lungo termine. Questa importante novità è il risultato della predisposizione da parte della Commissione Europea di una metodologia comune a tutti gli Stati membri per la raccolta e la pubblicazione delle informazioni sulla sicurezza del settore.
Inoltre, tra le incombenze che s’imporranno a carico del Comitato una volta insediatosi, si ricorda prioritariamente la sottoscrizione da parte del Presidente, unitamente agli operatori e alle rappresentanze sindacali dei lavoratori, dell’accordo di consultazione tripartita di cui al D.Lgs. 145/2015, volto alla formulazione di standard e di strategie in materia di prevenzione di incidenti gravi, alla definizione di relative linee programmatiche e di azione nonché del sistema integrato della salute, della sicurezza e dell’ambiente. Con decreto del Ministero dello sviluppo economico – in fase di emanazione – saranno preventivamente stabilite le modalità con cui gli operatori contribuiscono all’effettiva consultazione tripartita e ai criteri generali per la stipula del relativo accordo formale e per la consultazione periodica.